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L’intervento di Giorgia Meloni agli “Study days” del Gruppo ECR a Roma ha riaffermato la centralità del progetto europeo per Fratelli d’Italia e l’importanza del nostro partito all’interno del mondo Conservatore. Circa una mezz’ora di intervento dal respiro internazionale con cui la presidente di Fratelli d’Italia e ECR Party ha voluto ribadire la forza e la chiarezza delle posizioni assunte dai conservatorisenza tentennamenti”. Il discorso è tutto incentrato sul progetto di Europa che ECR vuole realizzare e che, soprattutto di fronte a questa crisi e alla guerra in Ucraina, risulta fondamentale.

Non è un caso”, ha detto, “se la prima forma di Comunità Europea era del Carbone e dell’Acciaio: già da allora si capiva la fondamentale importanza di dotarsi di strumenti adeguati di approvvigionamento energetico”. Oggi non è più così. “Chiedevamo”, ha continuato, “un’Europa che facesse meno ma facesse meglio, e non ci sbagliavamo. Volevamo un’Europa che si attrezzasse per l’indipendenza energetica, per una difesa e una politica estera degne di questo nome: ancora oggi l’Europa fa finta di non vedere, dicendo che tutto ha funzionato bene. Ma non mi sembra che sia così”.

Allargando lo sguardo allo scacchiere internazionale, su cui pesa come un macigno l’assenza geopolitica dell’UE, Giorgia Meloni ha affermato con forza che l’Europa dovrebbe essere guidata da “leader che, di fronte alla tempesta, indicano la rotta e non da quelli che pensano solo al proprio tornaconto elettorale”. Altrimenti, ridurremo il nostro Continente ad un consesso di burocrati e lo condanneremo alla sudditanza verso le grandi potenze internazionali, Cina su tutte. Un discorso molto apprezzato dai portavoce di tutte le delegazioni nazionali del nostro gruppo politico, che nei loro interventi hanno riconosciuto il ruolo centrale e il grande lavoro di Giorgia Meloni come leader dei Conservatori europei e hanno sottolineato l’importanza di un’affermazione di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni politiche perché un Governo conservatore in una delle nazioni più grandi d’Europa può davvero segnare la strada. 

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