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Con l’inizio della stagione turistica esplode con ancor più forza la gravità dell’esproprio messo in atto dal Governo Draghi ai danni dei gestori balneari. Carlo Fidanza, che ha seguito da sempre e da vicino la questione, è tornato sul tema dopo l’approvazione in Senato del ddl Concorrenza che ha svenduto le imprese balneari e contro cui soltanto Fratelli d’Italia si è schierata compattamente. E anche in Europa non è andata meglio.

“Eravamo stati facili profeti alcuni giorni fa”, ha detto Fidanza lo scorso 2 giugno, “prevedendo che l’Unione Europea non avrebbe mai accettato gli indennizzi promessi ai balneari. Il provvedimento, ancor prima del suo arrivo alla Camera, è già stato avversato dai burocrati di Bruxelles con numerosi avvertimenti che, guarda caso, verranno recepiti senza colpo ferire dal governo Draghi. Chi parla dei balneari come di una lobby dovrebbe rendersi conto dove risiede davvero il potere”.

Nel corso della Commissione trasporti e turismo del Parlamento Europeo, lo scorso 15 giugno, Carlo Fidanza si è fatto promotore di un parere – approvato – per difendere i balneari: “ho chiesto che la Bolkestein venga attuata in maniera equa e non, come avviene oggi, discriminatoria. Il danno che stanno subendo i nostri operatori”, ha spiegato Fidanza, “è incalcolabile: al momento è solo un parere e cercheremo di farlo passare anche in aula, ma intanto abbiamo dato un altro segnale di attenzione verso un settore colpito a morte dal vergognoso esproprio voluto da Draghi”.

In queste settimane, Fratelli d’Italia ha anche lavorato ad un pacchetto di emendamenti sugli indennizzi presentati lo scorso 27 giugno ma la maggioranza che sostiene il “governo dei migliori” non sembra intenzionata a prenderli in considerazione. “Continueremo a combattere e lavorare per difendere chi ha reso grande l’Italia del turismo”, ha dichiarato Fidanza.

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