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Il centrodestra al Governo avrà il dovere di rappresentare in Europa le istanze dei produttori agroalimentari italiani, spesso bistrattati da assurde normative europee che penalizzano le eccellenze del made in Italy per favorire multinazionali o importazioni a basso costo. Nel mese di settembre Carlo Fidanza, da sempre in prima linea sul tema, ha lanciato l’allarme su due episodi che stanno mettendo a rischio il nostro settore.

Lo scorso 10 settembre”, spiega Fidanza, “dopo la Slovenia anche Cipro ha autorizzato a chiamare «aceto balsamico» una miscela di aceto, uva e zucchero che nulla c’entra con una delle nostre grandi eccellenze agroalimentari”.

Il giorno dopo, un’altra decisione scellerata: “la Commissione UE”, torna a commentare Fidanza, “spinge da tempo per il Nutriscore, il famigerato sistema di etichette nutrizionali a semaforo inventato da un’agenzia pubblica francese e che metterà a rischio molte eccellenze dell’agroalimentare italiano. Ora uno studio del JRC, il centro di ricerche dell’UE, avalla questa scelta. Non ci arrendiamo e faremo di tutto per fermarlo”. 

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