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Quella dei cristiani perseguitati nel mondo resta una delle situazioni più preoccupanti per chi ha a cuore la libertà e riconosce il valore del Sacro non solo come una mera questione privata. Ma il laicismo esasperato che pervade sempre più le istituzioni europee spesso impedisce di dare il giusto peso ad alcune drammatiche vicende, rendendo impossibile la difesa di milioni di fedeli vittime di regimi o estremismi che fanno di tutto per eliminarli.

Lo scorso 6 settembre è stato purtroppo il caso di Suor Maria De Coppi, la missionaria italiana attiva da cinquantanove anni in Mozambico per portare aiuto e il suo messaggio di Fede. “Un agguato jihadista”, spiega Carlo Fidanza, “l’ha uccisa durante una missione umanitaria in un Paese martoriato. Nel pregare per lei, chiediamo con forza che l’Europa smetta di fingere di non vedere il problema dell’Islam radicale in Africa e faccia di tutto perché tragedie come questa non si ripetano”.
Altrettanto preoccupanti sono le condizioni dei cristiani in Nicaragua, dove la feroce dittatura del comunista Ortega sta mettendo a tacere e arrestando i fedeli e le loro guide spirituali. Il caso più eclatante è stato quello del vescovo Rolando José Alvarez, prelevato con forza in una notte di fine agosto dalla Curia arcivescovile di Matagalpa (dove era stato rinchiuso dal regime) e condotto insieme ad altri cristiani in carcere a Managua. I video dell’arresto avevano fatto il giro del mondo, svelando la coltre di silenzio e indifferenza che nascondeva il dramma di queste persone. Carlo Fidanza, co-presidente dell’Intergruppo per la libertà religiosa, lo scorso 14 settembre è intervenuto durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo per denunciare le violenze del comunismo e chiedere una forte risposta dell’Unione Europea a difesa della libertà religiosa:

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