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La cecità ideologica degli “ambientalisti a tutti i costi” ha colpito con forza interi settori produttivi della nostra Nazione: nel mese della Giornata internazionale dell’ambiente, la retorica della sinistra ha causato molti danni ad imprese e lavoratori, avvicinando sempre più pericolosamente l’Europa alla schiavitù energetica dalla Cina.

Al Parlamento europeo di Strasburgo era prevista infatti la votazione sul “Fit for 55”, il pacchetto climatico dell’UE che, come ha spiegato Carlo Fidanza, “è figlio dell’ambientalismo ideologico che ha portato la sinistra ad inseguire Greta Thunberg svendendo definitivamente le ragioni del lavoro”. Al momento del voto, infatti, la sinistra europea ha approvato l’eliminazione dei nuovi veicoli a combustione interna ed il passaggio forzato all’elettrico dal 2035.

“Una follia”, la definisce Fidanza, “che va contro il buonsenso, contro la neutralità tecnologica, contro l’autonomia energetica dell’Europa, contro centinaia di aziende italiane della componentistica e contro decine di migliaia di lavoratori. Sono degli irresponsabili”! A margine delle votazioni, Carlo Fidanza ha spiegato in un intervento (guardalo qui: https://fb.watch/dBOeAEhQJK/) tutte le assurdità promosse dalla sinistra.

E anche poche settimane più tardi lo scenario si è ripetuto: “la maggioranza di centrosinistra”, dichiara Fidanza, “ha assestato un altro duro colpo alla nostra industria, approvando la riforma del sistema di scambio delle quote di emissione di Co2 e l’istituzione del meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera, questioni che avranno costi economici e sociali incalcolabili”.

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