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“Dopo la farsa della Conferenza sul futuro dell’Europa, gli autoproclamati europeisti hanno iniziato a spingere con forza per la modifica dei trattati”: è la denuncia di Carlo Fidanza che, durante la Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo dello scorso 9 giugno, è intervenuto per contrastare l’imposizione della solita agenda progressista (guarda qui il discorso: https://fb.watch/dxP5o12ZqZ).

“Di fronte alla guerra e alla crisi, finalmente le istituzioni si sono accorte che senza una programmazione politica chiara l’UE crolla. Ma la soluzione non è la modifica dei trattati, dietro cui si nasconde la volontà di impedire il dissenso e permettere alla maggioranza progressista di promuovere ciò che vuole, anche perché le poche volte che l’UE ha saputo costruire una linea politica lo ha fatto proprio sviluppando a pieno il potenziale degli attuali trattati”.

E mentre la sinistra era impegnata a dipingere come “pericolosi anti-europeisti” chi chiedeva soltanto il rispetto dello spirito fondativo dell’UE, persino il Consiglio dell’Unione Europea ha dato torto agli autoproclamati europeisti: “l’Europa”, ribadisce Fidanza, “può essere più forte anche con gli attuali trattati, basta costruire una visione comune ed imporre una precisa volontà politica. Avevamo ragione noi: per cambiare davvero l’Europa bisogna cambiarne le scelte politiche, le regole vengono dopo”!

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