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Con la nascita del Governo guidato da Giorgia Meloni, presidente dei Conservatori Europei, non sono mancati i tentativi di indebolire l’esecutivo appena formato a suon di allarmi, minacce e ingerenze. Alcune di queste sono state raccolte e segnalate da Carlo Fidanza.

È successo ad esempio lo scorso 5 ottobre, quando “l’agenzia di rating statunitense Moody’s”, spiega l’europarlamentare, “ha fatto sapere che abbasseranno la valutazione già negativa dell’Italia se non verranno fatte riforme adeguate. Ma gli italiani”, ammonisce, “ci hanno dato fiducia per liberare le migliori energie della nostra Nazione, e noi lo faremo con responsabilità e senza sfasciare i conti. Una cosa è certa: dalle agenzie di rating accetteremo consigli, non ricatti”.

Sul piano politico, invece, i tentativi di “indirizzare” il Governo italiano sono arrivati all’indomani della formazione dell’esecutivo da Francia e Svezia. “Vigileremo su diritti e libertà”, aveva tuonato Laurence Boone, ministro francese per gli Affari europei. “L’Italia rischia di spaccare l’unità europea”, le aveva fatto eco l’ex premier socialista svedese Andersson, sonoramente sconfitta dopo quasi 90 anni di governi di sinistra dal centrodestra conservatore. Passaggi che non sono piaciuti neppure al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che era intervenuto per mettere a tacere ogni possibile ingerenza estera.

Menzione d’onore, si fa per dire, alla capogruppo socialista al Parlamento Europeo, la spagnola García Pérez: a lei, che nella seduta plenaria aveva attaccato il centrodestra di Governo, Carlo Fidanza ha risposto senza tentennamenti. Qui il video:

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