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Dalla Corte UE arriva una pericolosa apertura all’immigrazione clandestina”. Così Carlo Fidanza commenta il parere con cui, spiega, “i giudici hanno contestato il fermo di due navi dell’ONG Sea Watch nell’estate del 2020 perché non ci sarebbero state, secondo loro, delle evidenti motivazioni per bloccarle e ispezionarle al porto. Alla Corte UE ricordiamo però che l’immigrazione clandestina (e il suo favoreggiamento) resta un reato e che in l’Italia l’emergenza migratoria è ormai insostenibile. L’Unione Europea”, conclude Fidanza, “dovrebbe aiutare gli Stati ad affrontare il problema, non ostacolarli: per farlo e per salvare vite umane, serve innanzitutto bloccare o limitare le partenze. Così non si può continuare”!

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