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Durante la scorsa sessione plenaria, l’aula di Strasburgo ha approvato a maggioranza una risoluzione sull’elezione dei membri del Parlamento europeo.

Può sembrare una cosa da addetti ai lavori”, ha spiegato Carlo Fidanza, “eppure questa proposta riguarda il cuore stesso della nostra democrazia: questo testo, ispirato dal cosiddetto gruppo Spinelli, un gruppo di eurodeputati di sinistra, va nella direzione voluta dai gruppi politici di maggioranza di creare una federazione europea che priverebbe ulteriormente gli Stati membri dei loro diritti e delle loro competenze”.

Nel testo approvato, oltre a raccomandare l’introduzione del voto a 16 anni e del 9 maggio come data comune per le elezioni europee, si propone di creare una circoscrizione elettorale europea, con tanto di liste transnazionali presentate dai partiti europee, in cui eleggere 28 eurodeputati aggiuntivi.

Una riforma non democratica”, ha commentato Fidanza, “che diminuirebbe il livello di rappresentatività dei parlamentari europei costringendo i cittadini a votare candidati con i quali non condividono nulla: né identità, né cultura, né lingua e nemmeno interesse politico. Tra l’altro, molti Paesi non sarebbero nemmeno rappresentati e questo inquinerebbe anche la campagna politica nazionale”.

Per Fidanza, dietro a questo testo c’èil fine ultimo dei cosiddetti federalisti europei di affermare l’esistenza di un vero e proprio demos europeo: proprio loro che questo popolo lo vogliono privare di ogni radice culturale comune, ridurlo a mero consumatore nel mercato globale”.

Noi”, ha concluso, “continueremo a difendere la vera democrazia, i diritti dei popoli e le sovranità nazionali e non crediamo a chi cerca di sostituire questi valori fondamentali con meccanismi fintamente democratici contrari ai trattati”.

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